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Oggi intevistiamo mister Marco Bolis, nato a Mozzo (BG) il 08/10/1962, Allenatore MapelloBonate, Serie D.

Ex centrocampista esordisce nel 1980 nel Milan per poi passare a Monza per i successivi 9 anni, Varese per altri 5 anni, quindi Alzano ed Albinoleffe dove chiude la carriera nel 2000. Da allenatore inizia sulla panchina del Merate vincendo subito il campionato di Eccellezza. Due anni dopo approda al Ponte San Pietro vincendo anche qui il campionato di Eccellenza. Poi Voluntas Osio Sotto sempre in Eccellenza dove chiude settimo.

Pare che la moda del calcio attuale sia il "modello Barcellona", costruito pero' in anni di lavoro e pieno di campioni. Qual'e' la Sua visione tattica del calcio?

La mia visione tattica non sono i moduli ma l'interpretazione di questi nel calcio di oggi. Ci vuole un grande equilibrio di squadra.

Due campionati di Eccellenza consecutivi vinti con due squadre differenti nelle primissime esperienze in panchina. Qual'e' il Suo segreto?

Il segreto sta nelle persone, negli atleti. Aver avuto dei grandi professionisti in campo e soprattutto uomini: questo è stato il segreto del successo

Negli anni dal 1984 al 1986 a Monza con Lei c'era il DS Adriano Galliani. Che ricordo ne conserva? Siete ancora in contatto?

Conservo un bellissimo ricordo. Già allora dimostrava la sua competenza calcistica e organizzativa. Da quando e' passato poi al Milan abbiamo avuto pochi contatti per i vari impegni che ci hanno coinvolto

Mourinho passa per essere un trascinatore, un comunicatore. Quanto crede che sia importante la componente psicologica nella guida tecnica di una squadra di calcio?

Importantissimo l'aspetto psicologico e mentale: questi fattori sono diventati fondamentali per ottenere il massimo da ogni singolo giocatore