Trapattoni

Le interviste esclusive di AllenatoriCalcio.it

Oggi intevistiamo mister Alberto Mantelli, nato a Parma il 05/10/1971, Allenatore Fidenza Calcio, Serie D.

Ha militato in varie squadre di serie C1 e C2 tra cui Trento, Potenza, Crevalcore, Modena, Pistoiese, Reggiana Sora e Ivrea. In serie B Cesena e Salernitana. Oltre 400 partite da professionista.

Lei è un allenatore giovane ma ha avuto la grinta per arrivare alla guida tecnica di una formazione di Serie D. E' stato un percorso difficile? Non ha mai avuto "voglia" di provare un'esperienza all'estero?

Sono arrivato alla guida della squadra in Eccellenza, grazie alla grande occasione che mi ha concesso la società nella stagione 2009. Il primo anno siamo arrivati 3° con 68 punti mentre l'anno scorso siamo arrivati 2° con 70 punti e abbiamo vinto la coppa Italia. Fare l'allenatore è un percorso molto complesso, che implica un miglioramento veloce e costante sia sotto il punto di vista tecnico tattico che della gestione del gruppo. La strada estera non mi attrae anche se nel calcio mai dire mai.

Durante la Sua carriera si è trovato a Salerno con Zeman. Cosa ricorda di lui? Cos'ha il Suo calcio in comune con quello di Zeman?

Ho avuto la fortuna di avere allenatori di livello internazionale come Zeman, Oddo, Sonetti, Cavasin e da tutti ho cercato di imparare qualcosa, anche se il calcio che propongo deriva da quello che ho imparato sulla mia pelle, ogni minuto che ho pasato sul campo.

Cosa ne pensa dell'utilizzo dei giovani nelle prime squadre? Nel nord Europa sembra essere una cosa normale e diffusa (Olanda, Belgio, Danimarca, ...) ma in altre nazioni la cosa non e' cosi' consolidata. Fino alla scorsa stagione in Italia ad esempio l'eta' media era molto alta.

Non condivido l'obbligo, dettato dal regolamento, dell'utilizzo dei giovani, in quanto passata l'età si trovano a dover scendere in categorie molto basse o addirittura smettere per la mancanza di una squadra. Si dovrebbe, al contrario, far in modo che vengano potenziati i settori giovanili al fine di creare dei giovani all'altezza che contendano il posto ai "vecchi" come qualsiasi altro giocatore. In tal modo non saranno "meteore" ma veri e propri giocatori cardine su cui puntare per anni.

Qual'e' la sua idea del gioco del calcio? Con quale modulo (4-3-3, 5-3-2, 4-4-2, ...) si trova piu' a suo agio? E quale mentalita' infonde nei suoi giocatori?

Con la regola dei tre punti, il pareggio è una mezza sconfitta perciò la mia mia squadra entra sempre in campo per vincere. Son convinto che l'attacco sia la più grande arma di difesa, non per niente nei 2 anni sotto la mia gestione siamo stati la miglior difesa del campionato. Il modulo che prediligo è il 4-2-3-1 molto offensivo con la predilezione per il gioco rasoterra e veloce.

Cosa ne pensa del recente scandalo del "calcio scommesse" che, nella sentenza di questi giorni della Commissione Disciplinare della Figc, dispone richieste di radiazione per due giocatori (Signori e Paoloni) e penalizzazioni alle società?

Sono per la massima severità contro chi usa il mondo del calcio per i propri interessi e per turbare il regolare svolgimento di questa attività che, oltre a essere uno sport meraviglioso, pieno di valori quali lealtà e correttezza è anche un esempio per tutti i ragazzi ai quali deve arrivare un messaggio giusto e positivo.