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Le motivazioni dei calciatori di 14-16 anni.

Per comprendere le ragioni e le azioni dei giovani calciatori adolescenti che compongono la categoria degli allievi è come sempre importante conoscere quelle che sono le loro motivazioni alla pratica del calcio. Questo perchè talvolta noi adulti abbiamo la tendenza ad etichettare i giovani in termini di "motivati o non motivati a svolgere una certa attività". L'applicazione di questo approccio ci conduce spesso a sviluppare delle opinioni sui giovani che non reggono poi la prova dei fatti, per cui in seguito ci accorgiamo che un giovane può essere certamente meno motivato, ad esempio, ad eseguire determinati esercitazioni o ad assumersi delle responsabilità di gioco ma magari si rivela molto coinvolto nel collaborare con i compagni e nell'impegnarsi anche per coloro che sono meno attivi in campo. Ecco, quindi, la ragione per cui la conoscenza delle componenti di cui è formata la motivazione diventa utile per l'allenatore, ma pure per i genitori, per comprendere più chiaramente cosa si aspetta un giovane dall'attività che svolge. In particolare i fattori motivazionali che sono emersi dallo studio di giovani calciatori di 14-17 anni sono i seguenti:
  • Acquisizione di status: è composto da sei ragioni riguardanti il desiderio di: essere popolare, diventare importante, farsi notare dagli altri, raggiungere i più alti livelli, trarre piacere dalle sfide e ricevere premi e medaglie. Questa dimensione è costituita per la maggior parte da ragioni che dipendono da fattori esterni al soggetto (ad esempio: diventare importante o ricevere premi) mentre solo una (trarre piacere dalle sfide) si riferisce a fattori interni al giovane e completamente dipendenti dal suo modo di agire. Per status sociale bisogna intendere, in questo ambito, quei riconoscimenti che gli altri possono fornire o non fornire in funzione di quanto svolto dal giovane/squadra. Certamente i govani adolescenti si aspettano di essere guidati e di ricevere istruzioni tecnico-tattiche ma anche di essere incoraggiati nel loro impegno. Questi riconoscimenti vanno espressi proprio per far capire l'interesse che il loro modo di agire ha suscitato negli adulti a cui abitualmente si riferiscono
  • Forma fisica e abilità: è composto da otto ragioni riguardanti: sentirsi in forma, essere fisicamente attivo, stare in forma, imparare nuove abilità, migliorare le abilità, divertirsi, fare qualcosa in cui si è bravi e fare esercizio. Rappresenta ragioni tipiche della vita di un calciatore ed evidenzia lo stretto legame fra ottenimento della forma fisica, acquisizione delle abilità sportive e divertimento. A questo riguardo va notato che nelle età precedenti queste due motivazioni riguardanti la forma fisica e l'abilità sportiva non erano correlate tra loro, mentre a partire da 14 anni i ragazzi sono diventati consapevoli di quanto un aspetto sia collegato all'altro, tanto da costituire un unico fattore motivazionale. In tal senso spiegazioni dell'allenatore tese a rinforzare questo legame saranno ben accolte e le conseguenti esercitazioni saranno accettate con maggiore facilità. Questo faciliterà un maggiore impegno, dovuto alla convinzione che la componente fisica partecipa al miglioramento della componente tecnico-tattica
  • Squadra: è composto da quattro ragioni riguardanti: il piacere di far parte di una squadra, lo spirito di squadra, il lavoro di squadra, e il desiderio di vincere. Evidenzia aspetti caratteristici degli sport di squadra e che riguardano l’importanza di far parte di un collettivo unito. Inoltre questi aspetti sono percepiti dai giovani calciatori come elementi strettamente collegati al raggiungimento della vittoria. Anche questo fattore, rispetto alle età precedenti, si consolida confermando il suo ruolo di mediatore essenziale di aspetti motivazionali fondamentali.
  • Rinforzi estrinseci: è composto da quattro ragioni, le prime tre si riferiscono alla funzione svolta dai genitori, dagli amici migliori e la soddisfazione relativa al rapporto con l’allenatore nel sostenerli nella loro attività calcistica, mentre la quarta riguarda il piacere tratto dall’uso del materiale sportivo. Le prime due motivazioni evidenziano il bisogno di sostegno psicologico proveniente dal proprio ambiente sociale. Questi risultati, confermati anche da altre indagini, evidenziano che non solo i coetanei giocano un ruolo centrale nel sostenere la motivazione di questi adolescenti, ma che anche la funzione degli adulti è assolutamente importante. In particolare, rappresentano fonti di informazione rilevanti per i compiti da svolgere e, inoltre, gli adulti possono fornire un adeguato supporto alla motivazione a riuscire nel calcio. Certamente in questa fascia di età gli stessi adulti possono anche venire percepiti come fonti controllo e di limitazione del desiderio di autonomia dei ragazzi. Questa ambivalenza del rapporto, evidenziabile in termini di necessità di mantenere un legame costruttivo e richiesta di maggior libertà, se ben orientata può rappresentare un'opportunità di maturazione psicologica estremamente significativa. Infine la quarta ragione, che si riferisce all’utilizzo del materiale ricevuto dalla società sportiva, può assumere in questo caso un significato particolarmente incentivante, poiché la divisa utilizzata è la stessa della squadra professionistica, alla cui rosa il giovane spera di accedere quando avrà concluso la sua esperienza nelle formazioni giovanili.
  • Amicizia: è composto da tre ragioni che riguardano il desiderio di: stare con gli amici, d’incontrare nuovi amici e di viaggiare. Evidenzia gli aspetti più tipicamente affiliativi dell’esperienza sportiva, di socializzazione al di fuori della famiglia e all’interno di un gruppo di coetanei e, infatti, non è connessa al raggiungimento di obiettivi sportivi. Anche il fattore-squadra sottolinea in uguale misura la rilevanza di stabilire rapporti interpersonali positivi con i compagni ma li pone in relazione al raggiungimento di risultati sportivi altrettanto positivi.
  • Piacere per l’azione: è composto da quattro ragioni riguardanti il piacere tratto dall’azione, di stare fuori casa, di avere qualcosa da fare e di gareggiare. Evidenzia, in termini generali, il bisogno di sentirsi impegnati in attività che si caratterizzano in termini emotivamente soddisfacenti e piacevoli. Questa componente motivazionale deve essere ben considerata dagli allenatori, che dovrebbero chiedersi in che misura le sedute di allenamento soddisfano queste specifiche esigenze o se, per favorire lo sviluppo tecnico, questi aspetti vengono trascurati o peggio ancora considerati di sola pertinenza del giovane: "Se non si diverte sono affari suoi!" Inoltre, il calcio degli adulti non sta certo fornendo esempi brillanti di capacità di gestione delle emozioni, pertanto, fra i compiti della stessa società sportiva dovrebbe esserci quello di favorirne uno sviluppo adeguato.
  • Spendere energia: è composto da tre ragioni riguardanti il desiderio di: spendere energia, di entusiasmarsi e scaricare il nervosismo. Anche quest’ultimo fattore si caratterizza in termini di soddisfazione emotiva, evidenziando come l’attività calcistica si possa presentare come situazione regolatrice dell’energia psicologica individuale. E', quindi, una componente motivazionale strettamente collegata alla precedente e la stessa presenza nella costellazione motivazionale del giovane adolescente di due fattori riguardanti la gestione delle sue emozioni tramite l'impegno sportiva testimonia dell'importanza che gli deve essere riconosciuta dagli adulti (genitori, allenatori e dirigenti sportivi) con i quali si trova ad interagire.