Capello

Consigli per la pianificazione atletica pre-campionato.

Essendo questo un argomento di grande interesse, specie nelle categorie dilettantistiche, ho pensato di dare alcuni principi guida che io seguirei per stendere il piano di allenamento.
Per farvi rendere conto delle difficoltà che esistono nella stesura delle prime 4-6 settimane di un pre-campionato dovete pensare che, nonostante la mia esperienza, anche quest’anno per preparare il mio piano ho impiegato circa otto ore e che comunque è in continuo sviluppo in funzione dei suggerimenti dell’allenatore.
Le domande che bisogna porsi per redigere un piano di allenamento sono:
  • Che categoria alleni ?
  • Quanti allenamenti puoi fare durante la settimana in questo periodo ?
  • Per quanto tempo ti puoi allenare durante la seduta ?
  • Puoi fare anche due allenamenti al giorno ?
  • A che livello sono i tuoi ragazzi ?
  • Alleni una squadra che ha obiettivi a) ludici b) "migliorativi" c) competitivi ?
  • Da quanti giocatori è formata la squadra ?
  • Che tipo di campo hai a disposizione ? a) erba, b) terra, c) sintetico ?
  • Hai a disposizione altri spazi oltre al campo di calcio ?
  • Che tipo di attrezzatura hai a disposizione e di conseguenza che tipi di test puoi effettuare ?
  • Hai dei collaboratori che ti aiutano nella conduzione dell’allenamento ?

Queste sono solo alcune variabili che devono essere prese in considerazione quando si sta pianificando un piano di allenamento.
Vediamo di analizzarne alcune.
  • In funzione della categoria devi scegliere la percentuale delle tipologie di allenamento
  • In relazione dell’età dei ragazzi e della disponibilità della Società si possono determinare i tempi totali di lavoro. Se operi in un Settore Giovanile occorre anche tener presente il lavoro complessivo che svolgono le squadre che stanno sopra e sotto la categoria che ti è stata assegnata.Se invece alleni in una squadra non in un contesto di Settore Giovanile Pianificato dovrai decidere semplicemente il volume di allenamenti che ritieni più opportuno svolgere. Attenzione anche in fase di pre-campionato a NON dimenticare i periodi di recupero che nel concetto "comune" sono semplicemente un riposo, ma in quello "evoluto" permettono che si concretizzi la "supercompensazione", fenomeno che si verifica quando l’organismo può recuperare adeguatamente tra gli allenamenti. Per utilizzare questo principio hai due strade: o far riposare i giocatori oppure organizzi sedute "rigenerative".
  • Attenti a NON effettuare allenamenti troppo lunghi; io consiglio di non superare i 90 minuti di lavoro effettivo; inoltre prestare molta attenzione alla differenza tra i ragazzi.
  • Se si ha la possibilità di fare un doppio allenamento, per esempio nelle squadre Semiprofessionistiche, io consiglio:
    • dopo due giorni di doppio allenamento far seguire un giorno con un allenamento leggero;
    • il doppio allenamento assolve l’esigenza di aumentare i volumi di allenamento che però devono essere dedicati a lavori di bassa intensità. Se l’intensità dell’allenamento è troppo alta puoi ritrovarti con giocatori affaticati, a pericolo infortunio, non in grado di assimilare carichi di lavoro e con lunghi tempi di supercompensazione.
    • devi anche fare molta più attenzione alla modulazione dei carichi di allenamento e alla successione dei diversi mezzi di allenamento. Prova a porti questa domanda quando pianifichi una serie di allenamenti: “i miei giocatori avranno assimilato il carico di lavoro precedente?”. La “modulazione” dei carichi di allenamento è uno tra gli aspetti più complessi che NON sono stati ancora ben assimilati da Allenatori e Preparatori. Secondo la mia opinione, tra l’altro, non è assolutamente vero che un alto carico di allenamento complessivo durante la preparazione pre-campionato può garantire la “condizione” per un periodo lungo del campionato ! Quindi se fai doppi allenamenti ti consiglio un’elevata percentuale di lavori tecnico-tattici estensivi. Inoltre ricordati di effettuare i due allenamenti con il maggior tempo possibile di recupero, per esempio le 9 alla mattina e alle 17 al pomeriggio.
  • Per livello intendo:
    • sapere se i giocatori si sono allenati durante il periodo di riposo estivo; generalmente hanno fatto solo tornei e solo pochi di essi hanno effettuato un allenamento preparatorio adeguato. Di conseguenza ricordati di dedicare alcuni giorni non solo all’effettuazione di test da campo e conoscitivi, ma anche di programmare un allenamento preparatorio per il pre-campionato. Convinciti che non stai perdendo tempo perchè si ridurranno presumibilmente gli infortuni, i sovraccarichi non desiderati ed avrai successivamente un periodo di supercompensazione (adattamento all’allenamento) più breve. Utilizza il tempo che vorresti dedicare a carichi di allenamento intensivi per svolgere lavori di prevenzione e lavori tecnici e tattici a bassa intensità; troverai giocatori molto più pronti ad apprendere le strategie che tu vuoi trasmettere
    • Si deve conoscere la "storia dell’allenamento" degli anni precedenti dei tuoi giocatori altrimenti potresti incorrere in errori che ho potuto verificare nei Settori Giovanili di alcune squadre Professionistiche italiane in cui i carichi di lavoro NON erano sicuramente organizzati in funzione dell’età cronologica, come si può vedere dalle figure 3 e 4. Per poter pianificare i carichi di lavoro ti consiglio, se non hai un responsabile di Settore Giovanile che svolga questo lavoro, di fare una riunione tra Allenatori e Preparatori della Società per programmare i tempi di lavoro delle varie categorie.
  • Gli obiettivi che ti poni o che ti hanno posto i Dirigenti sono importanti per avere più chiaro nella tua mente all’inizio della stagione cosa devi e come devi svolgere il tuo compito. Non è riduttivo allenare o meglio educare una squadra che ha l’obiettivo di proporre attività ludica e ricreativa: in questo caso saranno per esempio i "giochi" a prevalere tra gli aspetti dell’allenamento
  • Sapere quanti giocatori devi allenare è importante per determinare i gruppi di lavoro. Molto spesso si è obbligati a lavorare anche con 30 ragazzi perché si devono inizialmente fare delle scelte o provare dei giocatori. Comunque, indipendentemente dai risultati dei test, farei un periodo di lavoro con tutto il gruppo in modo che i giocatori possano assimilare quali sono i principi, le direttive, e gli obiettivi che lo Staff Tecnico si prefigge per la stagione ed in modo che sappiano come si devono svolgere i vari esercizi, soprattutto quelli a carattere fisico. La formazione di gruppi di lavoro e l’individualizzazione dell’allenamento costituirà il successivo obiettivo di lavoro.
  • Il tipo di campo che si ha a disposizione è un’altra componente che riveste una certa importanza quando ci si accinge a stendere un piano di lavoro. Potremmo avere a disposizione:
    • un campo in erba, in terra, oppure in materiale sintetico. Se avete quello in sintetico dovete tener presente l’aspetto infortunistico e quindi inserire nel vostro piano di preparazione più minuti da dedicare sia al riscaldamento che al defaticamento. I campi in sintetico hanno fondi molto diversi uno dall’altro e mi viene da pensare, anche se nono ho esperienza in merito, che la muscolatura adduttoria debba essere la parte del corpo a cui dedicare particolare attenzione in fase di riscaldamento, mentre durante il defaticamento saranno importanti gli esercizi di decompressione della colonna vertebrale
    • Ma potreste anche non avere il campo completo a disposizione, perché già in fase di preparazione pre-campionato un’altra squadra si sta preparando con la vostra sullo stesso campo. Quindi diventa importante l’organizzazione della seduta in collaborazione con l’allenatore dell’altra squadra e come idea si potrebbe ipotizzare di dividere a volte il campo in senso verticale in modo da permettere non solo esercizi in ampiezza ma anche quelli in “profondità”. In queste situazione diventa importante sincronizzare gli allenamenti tra i due Staff. Ciò determina ovviamente la scelta degli esercizi
    • State comunque sempre attenti ai campi "duri" nell’esecuzione di esercizi di salti e balzi, perché ho constatato l’insorgenza di tendiniti, algie dorsali e dolori alle ginocchia quando ho esagerato con la quantità di questi esercizi senza tenere nella giusta considerazione anche le condizioni del terreno. Soprattutto ricordatevi di porre attenzione ai particolari nell’esecuzione di questi esercizi
  • Se hai a disposizione altri spazi oltre al campo di calcio, sicuramente saranno utili, anche se oggigiorno la tendenza è quella di far svolgere quasi tutta la preparazione sul campo di calcio.
  • In funzione dell’attrezzatura che lo Staff Tecnico ha a disposizione è possibile programmare test ed esercizi con e senza palla.
  • Uno Staff numeroso e ben coordinato dà la possibilità per un miglior controllo e sviluppo dell’allenamento e di ciò bisogna tenerne conto quando si stende il piano di allenamento