Stress e alimentazione.
A settembre, con la ripresa delle normali attività quotidiane, si può ricadere velocemente in uno stato di stress anche superiore a quello lasciato alle spalle alla partenza per le vacanze.
L’alimentazione, gesto quotidiano di fondamentale importanza poiché fonte di sostentamento, se effettuato in modo scorretto, può essere un elemento stressogeno.
Seguendo delle indicazioni ed evitando alcuni alimenti, si può utilizzare l’alimentazione come elemento di controllo dello stress.
L’aumento dello stress negativo (distress) si manifesta in termini fisiologici anche per mezzo di un non corretto dosaggio di un ormone steroideo, il cortisolo.
I sintomi che si avvertono sono quelli tipici del sovrallenamento, ovvero stanchezza, non ci si riesce ad allenare neanche a ritmi blandi, aumento dei battiti cardiaci a riposo, riduzione del sistema immunitario, può comparire un herpes sopito, pancia gonfia.
A lungo andare questo stato determina una diminuzione della massa muscolare ed un aumento di massa grassa.
Ovviamente la soluzione al problema si ha eliminando i fattori stressogeni, ma non sempre questo è possibile!
Vediamo cosa poter fare, sia dal punto di vista comportamentare che alimentare per limitare il problema:
le bevande eccitanti, contenenti grandi quantità di caffeina o teina sono tra questi, è bene limitarne l’assunzione sostituendola con acqua (almeno 1,5 litri al giorno), spremute di frutta fresca o succhi senza zucchero, tisane rilassanti come la valeriana, camomilla, passiflora.
I piatti pronti o precotti, ricchi di esaltatori del sapore come il sale, il glutammato, lo zucchero. Favorire i cereali integrali, che devono essere masticati per più tempo e quindi tendono ad aumentare il tempo dedicato ad ogni pasto (quanto tempo dedichiamo ad alimentarci? E’ un periodo dedicato o lo facciamo mentre lavoriamo?).
Evitare i secondi particolarmente elaborati, ricchi di grassi di origine animale, le fritture e il troppo sale. Proteine della carne o del pesce da aziende biologiche o delle quali si conosce la provenienza, con cottura alla piastra e aggiunta di olio extra vergine di oliva a crudo, rappresenta un secondo sano e facilmente digeribile.
Con qualche accortezza potremo favorire il giusto livello di stress (eustress) fino alla prossima vacanza!
L’alimentazione, gesto quotidiano di fondamentale importanza poiché fonte di sostentamento, se effettuato in modo scorretto, può essere un elemento stressogeno.
Seguendo delle indicazioni ed evitando alcuni alimenti, si può utilizzare l’alimentazione come elemento di controllo dello stress.
L’aumento dello stress negativo (distress) si manifesta in termini fisiologici anche per mezzo di un non corretto dosaggio di un ormone steroideo, il cortisolo.
I sintomi che si avvertono sono quelli tipici del sovrallenamento, ovvero stanchezza, non ci si riesce ad allenare neanche a ritmi blandi, aumento dei battiti cardiaci a riposo, riduzione del sistema immunitario, può comparire un herpes sopito, pancia gonfia.
A lungo andare questo stato determina una diminuzione della massa muscolare ed un aumento di massa grassa.
Ovviamente la soluzione al problema si ha eliminando i fattori stressogeni, ma non sempre questo è possibile!
Vediamo cosa poter fare, sia dal punto di vista comportamentare che alimentare per limitare il problema:
- non eccedere con gli allenamenti, concedersi del riposo quando il corpo lo richiede (ascoltiamo i messaggi che ci manda);
- la colazione è il pasto più importante della giornata, deve prevedere la presenza di proteine, fibre e carboidrati, in modo da aumentare i livelli di energia che ci saranno utili per affrontare la giornata;
- mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, contribuiscono a mantenere costante il livello di serotonina nel nostro cervello, mantenendo sotto controllo l’umore;
le bevande eccitanti, contenenti grandi quantità di caffeina o teina sono tra questi, è bene limitarne l’assunzione sostituendola con acqua (almeno 1,5 litri al giorno), spremute di frutta fresca o succhi senza zucchero, tisane rilassanti come la valeriana, camomilla, passiflora.
I piatti pronti o precotti, ricchi di esaltatori del sapore come il sale, il glutammato, lo zucchero. Favorire i cereali integrali, che devono essere masticati per più tempo e quindi tendono ad aumentare il tempo dedicato ad ogni pasto (quanto tempo dedichiamo ad alimentarci? E’ un periodo dedicato o lo facciamo mentre lavoriamo?).
Evitare i secondi particolarmente elaborati, ricchi di grassi di origine animale, le fritture e il troppo sale. Proteine della carne o del pesce da aziende biologiche o delle quali si conosce la provenienza, con cottura alla piastra e aggiunta di olio extra vergine di oliva a crudo, rappresenta un secondo sano e facilmente digeribile.
Con qualche accortezza potremo favorire il giusto livello di stress (eustress) fino alla prossima vacanza!